A STUDIARE SI IMPARA GIOCANDO
Tanti esperti, tra pedagogisti e psicologi, affermano che il percorso di apprendimento dei bambini e ragazzi è migliore tanto più è divertente, emozionante, stimolante. Non posso che essere d’accordo! Anche nel mio lavoro ho sempre puntato sul divertimento, sul sorriso. Solo così puoi catturare l’attenzione e la simpatia degli alunni e sapere che ricorderanno i concetti appresi proprio perché inseriti in una esperienza gioiosa ed emozionante.
Per questo motivo suggerisco alcuni spunti di gioco per aiutare i bambini ad apprendere l’importanza fondamentale delle categorie e della loro funzione per l’apprendimento.
Dobbiamo sapere che il nostro cervello raccoglie le informazioni e le mette di “default”, (cioè in automatico, senza il nostro comando) in categorie ben precise. Esse sono flessibili, possono modificarsi a seconda di ciò che viviamo, sperimentiamo e studiamo, ma sempre ogni informazione finisce in una categoria e viene classificata in modo preciso.
Immaginate quanto questo sia fondamentale nel processo di apprendimento e nel cammino di studi dei nostri bambini e ragazzi.
Come possiamo fare allora per favorire e sostenere questa fantastica funzione della nostra mente?
Possiamo iniziare fin da piccoli, trasformando le azioni quotidiane in giochi con questa finalità, in modo che nella loro mente si creino gli spazi (veri e propri sentieri neurali), dove inserire tutte le categorie possibili.
Ogni mamma sa bene quante occasioni possono presentarsi nel quotidiano:
Gli esempi potrebbero proseguire all’infinito, ma sono certa che ogni genitore o insegnante trova ogni giorno tante occasioni, che con un po’ di fantasia può trasformare in spunti per l’apprendimento di questa fondamentale funzione.
Aggiungo che un apporto molto importante a questa funzione, lo possono dare i colori. Soprattutto coi più piccoli, sono un aiuto fondamentale e divertente. Immaginate di dover raccogliere dal pavimento della loro stanza un numero considerevole di costruzioni (gioco peraltro molto amato da tanti bimbi e difficile da tenere in ordine); potete fare la gara dei colori:
al vostro “via” si raccolgono tutti i mattoncini del colore che indicherete e si mettono nell’apposita scatola, calcolate il tempo impiegato col cronometro e segnatelo su un foglietto. Fate lo stesso con tutti i colori dei mattoncini che sono per terra e alla fine dichiarate il colore vincitore della gara. Saranno i bimbi stessi a comprendere pian piano, a seconda dell’età, la relazione tra la quantità e il tempo ed inoltre vi ritroverete tutti i mattoncini in ordine per colore che saranno un invito a giocare di nuovo con le costruzioni perché l’ordine piace e stimola la creatività.
La stessa cosa si può fare con tutte quelle palline colorate di plastica che sono un gioco così amato dai piccoli: le rovesciano sul pavimento con una gioia incontenibile, ma poi te le ritrovi ovunque perché rotolano felici sotto alle poltrone, al divano del salotto, sotto i letti e magari le recuperi dopo settimane piene di polvere.
Utilizzare i colori per abituarli a categorizzare è un ottimo spunto ed è divertente!
Il legame tra la capacità di categorizzare e classificare e l’apprendimento, lo studio in generale, è un legame molto stretto, più di quanto immaginiamo. Cerchiamo di favorirlo fin dall’infanzia attraverso il gioco. È anche un modo divertente per trascorrere il tempo della quotidianità coi nostri figli o alunni e renderlo produttivo.